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Stretching Esercizi per le Gambe

Possiamo distinguere quattro gruppi di  stretching esercizi per le gambe:

  1. Esercizi per la muscolatura flessoria del ginocchio
  2. Esercizi per la muscolatura estensoria del ginocchio
  3. Esercizi per la muscolatura adduttoria
  4. Esercizi per la muscolatura del cingolo pelvico

Esercizi per la muscolatura della gamba

Il tricipite surale, (polpaccio) per il ruolo che svolge nell’azione di corsa, è il muscolo che determina la “brillantezza” delle spinte dei piedi e che caratterizza in positivo gli atleti di alto livello. Per lo steso motivo è anche fra i muscoli più sottoposti al carico di lavoro del corridore.

Se non viene adeguatamente allenato, può essere fonte di continui infortuni, sia a livello del tessuto muscolare stesso, sia a livello del tendine d’ Achille e delle varie strutture osteomuscolo-tendinee del piede. Gli esercizi di stretching per questo gruppo muscolare costituiscono una vera e propria ginnastica preventiva per le tendiniti, meta tarsalgie, fasciti plantari, eccetera.

1a

E’ importante che il calcagno della gamba posteriore sia ber appoggiato al suolo: con la gamba tesa si agisce soprattutto sulla parte alta del tricipite; se la stessa gamba è piegata.

esercizi gamba 1a

esercizi gamba 1b

1b

Se la gamba è piegata l’esercizio è invece più indirizzato ai fasci muscolari inferiori.  E’ possibile eseguire l’esercizio anche con gli arti paralleli ed il piede intraruotato o extraruotato.

 

esercizio gambe 2

2

Con il peso del corpo su una sola gamba, semipiegata, e con il piede dell’altra appoggiato solo sul tallone e la punta rivolta verso l’alto, flettere il busto in avanti e mantenere la posizione.

 

gambe 3

3

Dalla posizione illustrata spingere verso il suolo il tallone della gamba con l’appoggio più arretrato (nel disegno a destra).

 

gambe 4a 4b

4

Con l’ausilio di un marciapiede basso (o del cordolo della pista, o di un qualsiasi rialzo di alcuni centimetri) si possono eseguire alcuni esercizi di stretching del tricipide surale (4a e 4b) avendo cura di non portare un iperlordosi  la colonna lombare.

esercizio gambe 5

5

Con i calcagni appoggiati al suolo, gli avampiedi su un rialzo di alcuni centimetri (per esempio il primo gradino di una spalliera), le mani in presa ad un sostegno all’altezza delle spalle e sulla perpendicolare dell’appoggio (per esempio un grado alto della spalliera), avvicinare il busto alle mani. L’esercizio è molto efficace se eseguito in appoggio su un piede solo.

 

esercizio gambe 6

6

In appoggio sul solo avampiede su un rialzo piuttosto elevato (che permette di non toccare il terreno, come nel caso, per esempio, del secondo-terzo grado di una spalliera), spostare il peso del corpo, con prudenza e sempre lentamente, in direzione del calcagno. L’esercizio va eseguito dapprima in appoggio su entrambi gli avampiedi, poi sulla singola gamba.

 

1. Esercizi per la muscolatura flessoria del ginocchio

I muscoli posteriori della coscia, altrimenti detti ischo-crurali, sono il bicipite femorale, il semitendinoso e il semimembranoso. Sono deputati alla flessione della gamba sulla coscia.
Nella normale azione di corsa consentono il richiamo della gamba dopo la fase di spinta.

esercizio 7 per le ginocchia

7

Flessione del busto in avanti a gambe tese unite. Il grado di tensione raggiunto dai muscoli ischio-crurali deve permettere il mantenimento della posizione per almeno 20-30 secondi.

 

esercizio 8 per le ginocchia

8

Flessione del busto in avanti a gambe tese divaricate sul piano sagittale (una davanti all’altra). L’effetto dell’esercizio si manifesta sulla gamba anteriore.

 

esercizio 9 ginocchia

9

Flessione del busto avanti a gambe incrociate. Si avverte lo stiramento degli ischio-crurali della gamba posteriore.

10esercizio 10 ginocchia

Flessione del busto avanti a gambe divaricate. Se le gambe sono molto divarivate l’esercizio s’indirizza sopratutto ai muscoli adduttori.

esercizio 11 ginocchia

11

Gambe tese e divaricate flettere il busto su una gamba. Mantenere la posizione, poi passare all’altra gamba.

esercizio 12 ginocchia

12

Piegare una gamba e flettere il busto sulla gamba tesa.

 

esercizio 13 ginocchia

13

Gambe divaricate sagittalmente, piegare la gamba posteriore, flettere il busto in avanti e mantenere la posizione.

es ginocchia 14

14

In ginocchio, una gamba protesa avanti, flettere il busto avanti.

esercizio 15 ginocchia

15

Con l’ausilio di un ostacolo per le gare con siepi (ma anche con spalliere, tavoli, davanzali, ecc.) si possono eseguire l’esercizio 15a ed altri  (15b, 15c, 15d, 15e) che permettono anche di ovviare alla monotonia che i soliti gesti inevitabilmente producono.

esercizio 16 ginocchia

16

Da seduti, a gambe tese unite, flessione del busto avanti.

 

esercizio 17 ginocchia

17

Da seduti, a gambe divaricate, flessione del busto avanti.

 

esercizio 18 ginocchia

18

Da seduti, a gambe divaricate, flessione del busto su una gamba, poi sull’altra.

esercizio 19 ginocchia

19

Da seduti, con una gamba piegata, flessione del busto avanti.

0 esercizio 20 ginocchia

Da seduti, con una gamba flessa e la pianta del piede appoggiata all’interno della coscia dell’altra gamba, flessione del busto avanti. Questo esercizio, come il precedente, è indirizzato anche ai gruppi muscolari lombari.

esercizi ginocchia 21

 

21

Da seduti, con una gamba flessa in fuori (posizione dell’ostacolista), flessione del busto avanti.

 

2. Esercizi per la muscolatura estensoria del ginocchio

I muscoli anteriori della coscia, il principale dei quali è il quadricipite femorale, sono quelli che nell’azione di corsa svolgono il lavoro di estensione della gamba nella fase di spinta e che assorbono il peso del corpo nella fase di appoggio. L’allungamento di questi muscoli previene gli infortuni dell’apparato estensore del ginocchio.

esercizio 22 ginocchia

 

22

Impugnando alla caviglia la gamba flessa, avvicinare il tallone ai glutei e mantenere la posizione.

 

esercizi ginocchia 23

23

Come nell’esercizio precedente, ma in posizione sdraiata sul fianco.

 

esercizio 24 ginocchia

24

Impugnando alla caviglia la gamba flesse, spingere indietro-alto. Mantenere la posizione.

 

esercizio 25 ginocchia

25

Da supini, una gamba flessa in fuori (ad ostacolista), avvicinare il ginocchio al suolo.

 

esercizi ginocchia 26ab 26

In ginocchio, seduti sui talloni, mani in appoggio dietro (figura 26a), abbassare il busto all’indietro (eventualmente appoggiandosi sui gomiti) fino ad arrivare nella posizione della figura 26b. Quest’ultima parte dell’esercizio va eseguita con molta cautela.

esercizio 27 aduttori

27

A gambe divaricate, una piegata, flettere il busto sulla gamba tesa.

 

3. Esercizi per la muscolatura adduttoria

Gli adduttori sono i muscoli mediali della coscia. Essi non intervengono direttamente nell’azione di corsa, ma fungono da stabilizzatori, soprattutto sui terreni irregolari e nelle curve. Lo stretching di questi muscoli è fondamentale per la prevenzione della pubalgia.

esercizio 28 aduttori

28

A gambe molto divaricate, flettere il busto in avanti.

 

esercizio aduttori 29

 

29

Da seduti, gambe flesse, piante dei piedi a contatto fra loro, spingere verso il basso le ginocchia con le mani.

 

esercizio aduttori 30

 

30

In decubito laterale, sollevare e tirare verso l’alto la gamba.

esercizio aduttori 31

31

Con l’arto inferiore appoggiat su un ostacolo, flettere lateralmente il busto.

  

4. Esercizi per la muscolatura del cingolo pelvico

La mobilitazione dell’articolazione coxo-femorale e l’allungamento dei muscoli del cingolo pelvico permettono di affrontare un importante problema. E’ noto infatti che nelle corse a medie e basse velocità non si verificano grandi escursioni articolari a livello dell’anca, con conseguente perdita di mobilità articolare. L’importanza degli esercizi è legata al grande numero di muscoli fondamentali per la corsa che si inseriscono in questa regione.: il capo lungo del bicipite femorale, il semitendinoso ed il semimembranoso; l’ileo-psoas e il retto femorale; gli adduttori e i glutei. Per quest’ultimo motivo spesso gli esercizi proposti
coinvolgono i muscoli adduttori e ischio-curali.

 

32 esecizi cingolo pelvico 32

Dalla posizione di partenza illustrata, spingere lentamente le anche in avanti.

 

esecizi cingolo pelvico 33

33

Dalla posizione di partenza illustrata, spingere le anche verso il basso senza molleggiare. E’ importante che il piede sia più avanti del ginocchio.

 

34esecizi cingolo pelvico 34

Stessa posizione di partenza dell’esercizio precedente, ma con le mani appoggiate al suolo (garantiscono un maggior equilibrio e rendono l’esercizio più controllabile e sicuro), spingere le anche verso il basso senza molleggiare.

esecizi cingolo pelvico 35

 

35

In alternativa all’esercizio 34 si può appoggiare il piede anteriore su uno scalino o una panca.
36esercizi cingolo pelvico 36

Con una gamba piegata e l’altra protesa in fuori si agisce sugli adduttori. E’ importante che i talloni di entrambi i piedi siano ben appoggiati al suolo.

esercizi cingolo pelvico 37

37

Da gambe piegate divaricate e talloni appoggiati al suolo, spingere le anche verso il basso.

 

38esercizi cingolo pelvico 38

Da decubito supino, avvicinare al tronco una gamba flessa, impugnandola nella zona dietro il ginocchio.

 

esercizi cingolo pelvico 39

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Variante a gamba tesa dell’esercizio precedente che presuppone una buona mobilità articolare dell’anca.

 

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