Non importa quale cioccolato preferisci: bianco, al latte o fondente, comunque sembra avere un’azione protettiva sul cuore, migliora l’umore e il benessere psicologico
Si va diffondendo la consapevolezza delle reali proprietà nutrizionali del cioccolato, al di là di preconcetti e dicerie. Prima di tutto, la maggioranza degli italiani ha ormai sentito parlare di una possibile funzione “antidepressiva” del cioccolato. Gli esperti non sono ancora arrivati a capire cosa conti di più, se l’effetto psicologico di gustare qualcosa che piace e che spesso si ricollega ad emozioni positive dell’infanzia oppure all’azione biochimica di sostanze come la teobromina, come la fenletilanina, come altre molecole considerate simili agli oppioidi. Gli studi più recenti si sono concentrati sull’anandamide, una molecola che agisce sul cervello in maniera simile all’hashish e alla marijuana, e che potrebbe quindi darci sensazioni di benessere e serenità. Ma se lo psicologo può arrivare a consigliare un paio di cubetti di cioccolato al giorno, anche il dietologo non ha più troppo da ridire: cioccolato può stare in dosi moderate (un paio di cioccolatini o di cubetti al giorno) in qualsiasi dieta, anche dimagrante.
Non è vero che il cioccolato faccia ingrassare: è come per ogni altro alimento una questione di dose. Molto ricco in calorie, in grassi, in zuccheri, va consumato con parsimonia ma, se piace, anche tutti i giorni. Non è vero neanche che il cioccolato faccia venire i brufoli (se l’alimentazione e nel suo complesso equilibrata e variata), né che faccia male al fegato (se assunto a dosi ragionevoli). Una ricerca condotta negli Stati Uniti ha poi confermato la presenza nel cioccolato di sostanze (i flavonoidi) capaci di proteggere il cuore e il sistema cardiovascolare. In una barretta di cioccolato se ne trovano in dosi notevoli, pari a quelle che si trovano in 6 mele, in 4 tazze di te, in 2 bicchieri di vino rosso. E’ dimostrato che i flavonoidi del cioccolato funzionano davvero, sono attivi non solo nella provetta di un laboratorio ma nel corpo di uomini e donne, e sono in grado di modificare in modo positivo di alcune particelle del sangue, opponendosi in buona sostanza alla formazione di quegli insidiosi grumi (trombi) capaci di uccidere in toto o in parte le arterie.
Un’altra buona notizia a che i grassi del cioccolato non sono “cattivi” come si pensava, non troppo distanti nei fatti da quelli dell’olio di oliva. Attenzione però grassi “buoni” sono contenuti nel cioccolato di qualità, nel quale il burro di cacao rappresenta una fetta del 50-70% dei grassi utilizzati. Se invece al burro di cacao vengono aggiunti grassi vegetali scadenti, come quelli derivati dalla palma e dal cocco, le cose cambiano decisamente in peggio. Fondente o al latte, sono poche le differenze sotto il profilo delle calorie, molte su quello del gusto e dei nutrienti. Da notare, in particolare, che il cioccolato al latte e più calorico, un po’ più grasso ma, in positivo, contiene cinque volte più calcio di quello fondente, contiene anche più fosforo.
Cioccolato o Cioccolatini ci fanno star bene, quindi perché non ritagliarci un momento durante il giorno per assaporare un po’ di cioccolata o un gustoso cioccolatino per ricaricarci un po’, ne trova giovamento il cuore e lo spirito!