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I Sogni dei Bambini

I sogni dei bambini iniziano già nella vita prenatale, il sonno dei nostri piccoli è quello più tranquillo e sereno ma anche quello dove iniziano a fare la loro comparsa i primi incubi

sogni  1

Il bambino inizia a sognare prima ancora di nascere, a partire dal settimo mese di gravidanza e, per tutta la durata dell’infanzia, sogna circa il doppio di un adulto. I sogni si fanno prevalentemente di notte, tra l’1 e le 5, durante la fase denominata REM (Rapid Eyes Movement) cosi definita perché si accompagna a rapidi movimenti degli occhi. Durante questa fase il cervello è attivo e produce sogni. Al contrario, la prima fase del sonno, cioè quella non REM, è dedicata al riposo dell’organismo ed a priva di sogni. Le due fasi si alternano ciclicamente durante il sonno e, secondo rilevazioni effettuate, nei bambini di età compresa fra tre e cinque anni è stata registrata una quantità di sonno REM pari al 50% del sonno totale, mentre per gli adulti tale percentuale scende al 25%.

I sogni dei bambinisogni 2

Nell’indagine psicoanalitica Freud (1900) distingue i sogni dei bambini, che egli individua fin verso i cinque anni, da un’attività onirica sempre più complessa e simile nella sua organizzazione a quella adulta che compare verso i sei-sette anni. I sogni infantili sono, secondo Freud, chiari, coerenti, privi di ambiguità e facilmente comprensibili. Si originano come reazione a un avvenimento accaduto durante il giorno che ha lasciato dietro di se un sentimento di rimpianto o un desiderio inesaudito. Il sogno, dunque, rappresenta il soddisfacimento di questo desiderio. Si stabilisce così una differenziazione fra il contenuto latente (desiderio emergente), e il contenuto manifesto del sogno (la scena del sogno): il loro legame nel sogno infantile e ancora chiaro e comprensibile. Freud nota poi che a partire dai cinque anni alcuni sogni presentano caratteristiche di complessità tale da impedirne una immediata comprensione. Il legame tra il contenuto latente e manifesto non è più così palese poiché intervengono meccanismi di censura, simili a quelli degli adulti. Questi impediscono ai contenuti inconsci legati alla conflittualità che il bambino sta vivendo in quel momento di rendersi direttamente evidenti alla coscienza. Da un punto di vista descrittivo risulta che a tre anni il carattere della rappresentazione onirica è statico, i personaggi che compaiono sono spesso animali, l’interazione sociale è quasi totalmente assente e la partecipazione alla scena del sogno è pure scarsa. Da questa età fino a 8-9 anni i contenuti e la struttura del sogno si modificano e si arricchiscono, e con la preadolescenza, da un punto di vista formale, diventano come quelli degli adulti. A quest’epoca possono iniziare a manifestarsi abbastanza stabilmente sogni spiacevoli o angosciosi.

sogni 5Gli incubi

A cominciare dai tre anni di età fanno la loro prima comparsa i cosiddetti “incubi infantili“, esperienze oniriche che mettono in atto un meccanismo secondo il quale il piccolo trasferisce su un oggetto o una situazione rappresentata le proprie angosce più profonde. II timore di essere abbandonato o di non essere amato abbastanza costituisce una delle paure più profonde di cui i bambini non hanno consapevolezza e che, quindi, non sono in grado di esprimere altrimenti. Occorre ricordare che a partire da questa età il bambino inizia a misurarsi con le sue prime conquiste (parlare, camminare, mangiare da solo) verso il raggiungimento dell’autonomia e che a queste, inevitabilmente, si accompagnano ansietà e paure che proprio nel mondo dei sogni la mente del bambino riesce a esprimere.

sogni 4

I sogni si originano come reazione a un avvenimento accaduto durante il giorno che ha lasciato dietro di se un sentimento di rimpianto o un desiderio inesaudito.

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