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Igiene orale da bambini

Igiene orale da bambini che fin da piccoli devono rispettare la regola fondamentale della cura dei dentini da latte anche se dovranno cadere, per tutelare la salute orale futura.

Piccoli, bianchi, perfetti, i dentini dei piccoli ispirano simpatia e tenerezza. E, anche se non sono permanenti, vanno curati e mantenuti in salute. Che i denti da latte si mantengano integri, infatti, è fondamentale per il corretto sviluppo della dentatura permanente, quella che mediamente si forma a partire dai 6 anni circa.  I pediatri di famiglia, importanti figure di riferimento nei primi 14 anni di vita, che hanno anche il compito di vegliare sulla buona salute orale dei denti dei piccoli pazienti. A fianco del pediatra,  poi, ci sono i genitori, che hanno un ruolo importantissimo da svolgere, soprattutto per quanto riguarda educazione e prevenzione.

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LA PREVENZIONE INIZIA IN FAMIGLIA Il primo ruolo del pediatra è sensibilizzare i genitori sull’importanza dell’igiene orale dei bambini da 0 a 3 anni. La pulizia dei dentini a innanzitutto una buona abitudine, che viene data con l’esempio e la ripetitivita dell’azione. Quindi, fin da prima dell’eruzione dei denti, dopo la poppata, a opportuno che la mamma deterga le gengive del bimbo con una garzina umida. Dall’eruzione del primo dente deciduo, poi, occorre effettuare un’accurata pulizia con una garza o un dito di gomma, i primo “spazzolino” per lattanti. L’utilizzo del vero spazzolino, infatti, va iniziato prima possibile per far prendere confidenza al bambino con questo strumento, ma non può essere la miglior soluzione di pulizia fino a quando il bimbo non sarà in grado di spazzolare correttamente da solo. Fino ad allora, dunque, l’igiene orale deve essere praticata sotto la supervisione dei genitori, con spazzolino morbido a testina piccola, utilizzando possibilmente la tecnica a rullo, cioè lo spazzolamento dalla gengiva all’estremita dei denti.

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AMICO DEI DENTINI La prevenzione della salute orale del bambino comincia nella vita prenatale. E ormai accertato che una profilassi con il fluoro, iniziata dalla madre al 3° mese di gravidanza e proseguita dal bambino fino ai 6 anni di età, giova alla salute dei dentini, perche questo elemento rinforza la struttura cristallina dello smalto, ne favorisce la remineralizzazione e ha un effetto antimicrobico. Quando nascono, i bambini hanno un cavo orale sterile, che viene velocemente colonizzato da parte della flora batterica, innanzitutto di provenienza materna: ecco perchè anche una buona salute orale della mamma è la prima base per i dentini del nascituro. Man mano che crescono, poi, i bimbi assumono fluoro dall’acqua e dai dentifrici, che possono però essere parzialmente deglutiti dai piccoli: quindi, per evitare rischi di sovradosaggio, occorre attenersi alle indicazioni del pediatra, sia per la supplementazione, sia per l’utilizzo di un dentifricio adatto all’eta.  Sin dalla prima visita, i pediatra inizia a informare i genitori per favorire il corretto sviluppo delle ossa e dei muscoli mascellari, incentivando l’allattamento al seno e illustrando i tre fattori che predispongono alla carie: flora batterica cariogena, dieta ricca di carboidrati e ridotte difese immunitarie del bambino.

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I consigli ed accorgimenti: assumere fluoro, non intingere mai il ciuccio in zucchero o miele, non abituare il bimbo a bevande edulcorate. In seguito, quando il bimbo diventa più grandicello, limitare caramelle, cioccolato e dolciumi in genere. La frequente assunzione di carboidrati fermentabili durante l’arco della giornata produce ripetuti abbassamenti del pH orale, cioè dell’acidita della saliva, situazione che favorisce la demineralizzazione dei tessuti duri dentari, dando il via alla lesione cariosa. E’ auspicabile offrire gli zuccheri in maniera ridotta, e solo nei pasti principali. Poi è consigliabile lavare subito i dentini. Il controllo della dieta a senza dubbio fondamentale. A questo proposito, va tenuto presente il grado di cariogenicità: lo zucchero da limitare il più possibile è il saccarosio, poi vengono il glucosio, il maltosio, il lattosio e il fruttosio.

Il rischio per la salute orale in età evolutiva, è rappresentato anche dalle gengiviti, che interessano il 25% dei bambini da 0 a 5 anni, dalle stomatiti (infezioni da funghi) e dalle malocclusioni, patologie che minano il corretto sviluppo della dentatura e che sono riconducibili ad abitudini viziate: succhiarsi il dito, le labbra, oggetti, capelli e cosi via, oppure a una respirazione tipicamente orale.

Gengiviti e stomatiti influiscono negativamente sul corretto attacco dei denti alla gengiva, mentre le malocclusioni possono causare restrizione del palato, per compensazione, masticazione errata o perdita prematura dei denti. Nell’ambito dei controlli pediatrici di routine, il medico individua queste patologie o eventuali disarmonie dentali e/o scheletriche e, laddove sia necessario, invia il piccolo paziente dallo specialista. Nella norma, invece, il primo controllo odontoiatrico non avviene prima dei 6 anni.

dentiniIL PRIMO INCONTRO CON IL DENTISTA
Sono molti i bambini di 4 anni che manifestano almeno una carie. Il quadro è decisamente migliorato rispetto al passato grazie al grande lavoro svolto da odontoiatri e pediatri di famiglia. Importanti anche le iniziative su promozioni della salute orale da parte del ministero della Salute.
Nel primo incontro gioca un ruolo importante il dentista che dovrà conquistare il piccolo, e per riuscire in questo, il professionista dovrà entrare in empatia con il piccolo paziente, può aiutare raccontare una fiaba oppure giocare al dentista.

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