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Stretching: domande e risposte

stretching ragazza in un pratoCos’è lo stretching?

Sicuramente avete sentito parlare molte volte di Stretching, ma cos’è esattamente e perché è importantissimo per il nostro benessere? Il termine deriva dall’inglese “to stretch” (allungare, stendere) e indica tutti quei gesti naturali di allungamento e autostiramento che è importante compiere per prepararci all’attività fisica e concluderla nel migliore dei modi.

Quando può e deve essere eseguito lo stretching?

Si distinguono 3 impieghi fondamentali dello stretching: lo stretching praticato come forma di riscaldamento che deve essere svolto in modo leggero e senza forzature; lo stretching eseguito nella fase di defaticamento ed utilizzato per facilitare l’assorbimento delle tossine indotte dallo sforzo limitando i fastidiosi dolori muscolari del giorno dopo, e lo stretching inteso come attività fisica autonoma.

Quali sono i benefici dello stretching?

Oltre ad ottenere un notevole incremento di elasticità di muscoli e tendini, aiuta a prevenire traumi e lesioni, a stimolare la lubrificazione articolare, a migliorare il sistema respiratorio e la circolazione. Rilevanti anche gli effetti positivi sul sistema nervoso, tra cui l’attenuazione dello stress e lo sviluppo della percezione del proprio corpo.

E’ necessario eseguire un riscaldamento prima dello stretching?

Si, è sempre opportuno preparare i muscoli all’attività fisica per evitare traumi e dolori.

E’ sufficiente un riscaldamento generale, ad esempio qualche minuto di corsa a media andatura.

Quali sono gli accorgimenti per effettuare correttamente lo stretching?

Ricordarsi di mantenere ogni posizione per almeno 10 secondi, di muoversi con naturalezza assecondando il proprio corpo e di scegliere sempre gli esercizi in base alle proprie capacità, senza esagerare.

Quali sono gli errori più comuni nel raggiungimento delle posizioni di stretching?

Raggiungere la posizione troppo velocemente o percependo dolore, trattenere il respiro durante l’esercizio, molleggiarsi, uscire dalla posizione di scatto.

A che età si può iniziare a praticare lo stretching?

A qualunque età. Infatti già intorno ai 10/11 anni i cambiamenti fisici tendono a ridurre la mobilità degli apparati muscolari e tendinei.

Lo stretching è consigliato soprattutto a chi fa agonismo o anche ad altri?

Lo stretching è adatto a tutti: aiuta chi fa agonismo a migliorare le prestazioni e a ridurre il rischio di infortuni, mentre chi non pratica altri sport riesce a combattere gli effetti dell’inattività.

Chi invece non può praticare lo stretching?

Lo stretching è decisamente sconsigliato a chi presenta lesioni a muscoli, tendini, legamenti e articolazioni. Il suo utilizzo nelle terapie riabilitative infatti avviene sotto stretto controllo da parte di personale specializzato.

Qual è la frequenza di allenamento ideale?

L’ideale sarebbe eseguire gli esercizi di stretching almeno 3 volte la settimana; praticarlo una volta ogni tanto infatti non porta alcun beneficio al nostro corpo.

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