Un terrario è un’area all’interno di un contenitore di vetro solitamente chiuso per creare e mantenere un ecosistema in piccola scala. Non ci sono animali vivi o insetti nel vaso: un terrario è semplimente un giardino in miniatura. All’interno di quest’ambiente chiuso e trasparente entra la luce del sole che entrando a contatto con la vegetazione crea vapore acqueo che sale verso l’alto. Il vapore rimane intrappolato nella parte superiore nel contenitore e scende durante la notte, quando la temperatura si raffredda creando un ciclo dell’acqua. Questo ciclo consente alla vegetazione di fiorire, creando un ecosistema che si auto-sostenta.

Cosa ti serve per realizzare un Terrario:

guanti
cazzuola
contenitore di vetro
ghiaia del fiume
vasellame rotto
carbone
sabbia, torba e terriccio
piante
annaffiatoio

I terrari sono ecosistemi autonomi che possono essere piccoli come un vasetto di marmellata o grandi come una bio-cupola. Sono anche creazioni ingegnose con cui abellire scrivanie noiose o aggiungere il giusto tocco a scaffali poco brillanti e tavoli. Indipendentemente dalla collocazione, i terrari attirano di sicuro l’attenzione.

Proprio come è piacevole osservare i pesci che nuotano in un acquario, si arriva a guardare le piante crescono dalle radici in un terrario in casa.

Fase 1 – Scegli un Contenitore

La prima cosa da fare è scegliere il contenitore giusto per creare il terrario. Per sceglierlo è importante tenere presente l’illuminazione, l’apertura del contenitore, l’armonia delle piante, la facilità di pulizia.

La cosa migliore è scegliere un contenitore di vetro trasparente, come una palla di vetro per i pesci, un calice o un vecchio barattolo di caramelle. Questi contenitori permettono alla luce di entrare in quantità sufficiente nel terrario in modo che le piante possano crescere. Non utilizzare vetro opaco o colorato: la luce filtrata potrebbe causare danni alle piante.

I terrari si dividono in due categorie: aperti o chiusi. Se è aperto, nel terrario può entrare con una certa quantità di luce solare diretta. Se chiuso, allora dovrebbero essere affrontati verso la luce brillante, ma non posti direttamente nel sole. L’apertura del contenitore deve essere sufficientemente ampia da avere spazio per mettere il suolo e le piante. Inoltre,tutte le piante utilizzate devono avere le stesse esigenze ambientali quali umidità, l’acqua, e l’illuminazione. Infine, assicurati che il contenitore di vetro sia pulito. Questo impedisce ai batteri di crescere.

Fase 2 – Favorisci il Drenaggio

Poiché un terrario è un contenitore di vetro, non dovrai fare fori per aiutare il drenaggio. Per proteggere le radici delle piante però, ci dovrà essere una fonte di drenaggio posta sul fondo del terrario: ghiaia del fiume, piccole pietre, pezzi di ceramica rotta o muschio sono ottimi materiali da utilizzare. Da 3 a 10 cm di materiale drenante è la quantità suggerita (a seconda dell’altezza del contenitore).

Fase 3 – Scegli il Terriccio

Inserisci del carboncino sopra lo strato di drenaggio per mantenere il suolo fresco. Il tipo di terreno da scegliere in realtà dipende solo da che tipo di piante sarà utilizzato, come piante come il cactus hanno esigenze molto diverse da altre come le bulbacee. I terreni ordinari da giardino non dovrebbero essere usati da soli perché troppo pesanti per fare crescere bene le piante di un terrario. Una buona idea è quella di realizzare una miscela di sabbia, torba e terriccio, mettere a dimore le piante scelte e assicurarsi che il terreno sia compatto schiacciandolo con le dita.

Fase 4 – Scegli le Piante

Scegli piante che crescono lentamente e assicurati che abbiano abbastanza spazio. Le piante che prosperano bene nei terrari sono quelle native come le felci, i sempreverdi e le betoniche legnose; alberi in miniatura come la Cicuta, Ginepro e il Pino bianco e piante tropicali come le violette africane, le Saxifraghe e l’Edera. Aggiungi sempre la pianta più grande per prima (o al centro o in un angolo) e poi circondala altre più piccole.

Come creare un Terrario unico

Alcune idee per rendere il tuo terrario unico:

Utilizza lampadine o barattoli per far crescere delle piccole piante. È possibile affiancare barattoli o lampadine di diverse dimensioni in modo che salgano in altezza l’una accanto all’altra per creare una collezione unica.
Un altro suggerimento è di utilizzare una vecchia caffettiera di vetro.
Un modo semplice per mettere in mostra il tuo terrario è di appenderlo alla finestra o poggiarlo in un angolo di una stanza.

Suggerimenti per la cura del Terrario

Mantenimento:

I terrari chiusi non devono mai essere posti sopra radiatori o alla luce solare diretta.
Un terrario nuovo dovrebbe stare almeno una settimana a riposo all’ombra.
Regola la luce in base alle piante che hai scelto.
Anche una luce artificiale può essere utilizzata.
Assicurati che il terrario non riceva troppa luce troppo o troppo poca.

Irrigazione:

I terrari chiusi hanno raramente bisogno di acqua.
L’irrigazione dei terrari aperti dipende dal tipo di piante che vi stanno crescendo, ma il terreno deve rimanere sempre umido.
Troppa acqua può generare muffa e/o piante in decadimento. Se si dovessero manifestare segni di muffa, potrebbe essere dovuto a troppa acqua o a una non sufficiente circolazione dell’aria o la presenza di alcune piante che mal si adattano a crescere in terrari chiusi.

Pulizia:

Tieni sempre il contenitore pulito e tieni sotto controllo la proliferazione di alghe che potrebbero coprire il vetro.
Tieni d’occhio le foglie morte e i fiori che possono ingenerare funghi all’interno del terrario.

Creare un terrario è un modo originale per dare un tocco organico alla tua casa o all’ufficio. Le piante e i terrari aperti aiutano ad aumentare l’ossigeno nella stanza e sono un modo divertente per mettere in mostra la tua capacità di progettare utilizzando la migliore fonte di materiale: le piante della terra.

Federica Schiassi