Volete comprare un canarino? Questi simpatici uccellini si trovano ovunque: ma sceglierli bene non è semplice. Ecco alcuni suggerimenti utili:
L’autunno, è il momento migliore. Terminata la muta ormai da qualche settimana, dalle penne si può capire meglio se è in perfetta forma.
Ricordate: non devono essere arruffate ne devono mancare in qualche punto del corpo. Quanto alla razza, poi, è meglio scegliere un canarino da canto: è il più resistente alle malattie. Fate attenzione che le narici siano pulite, gli occhi vispi (sempre in movimento) e senza tracce di lacrime. Per avere la conferma che sta bene, poi, osservate se saltella e gorgheggia (o canta, nel caso del maschio). E se reagisce prontamente agli stimoli esterni. Se al contrario se ne sta in un angolino della gabbietta, se respira male, probabilmente è malato. Riconoscere il sesso dei canarini non è facile neppure per un esperto, anche se in realtà le femmine sono più piccole e meno colorate. Ma per individuare il maschio si può contare almeno su un indizio sicuro: canta in modo melodioso, soprattutto nel periodo della riproduzione: cioè da febbraio a luglio. Lo fa, naturalmente, per attirare una compagna.
Quanto alla sistemazione, ponetelo in una gabbietta protetta dal freddo e dalle correnti d’aria: le basse temperature fanno ammalare i canarini. E non dimenticate di curare scrupolosamente l’igiene della voliera: per il canarino sporcizia, cibo andato a male e acqua poco pulite sono fonti di parassiti e infezioni.
Da solo o in compagnia? Tenete conto che, se acquistare una coppia di uccellini, il maschio smetterà di cantare: infatti non ne ha più bisogno poiché ha una compagna vicino. In compenso, in primavera, potrete ammirare una belle nidiata di piccoli.
Al momento dell’acquisto in un negozio o in un allevamento, dunque, pretendete l’assicurazione che si tratti di una coppia di maschio e femmina. O, al massimo, di due femmine. Due maschi, infatti, si azzufferebbero fino a farsi molto male. Lo stesso succede se due maschi vivono con una femmina: immediatamente arrivano a contendersela a suon di beccate.
Infine l’alimentazione: deve essere a base di semi di scagliola, da integrare con pezzetti di frutta (va sostituita spesso, perché non irrancidisca). E i pasti devono essere frequenti, perché il canarino non sta mai fermo e consuma un sacco di energie. Unica avvertenza: non dategli mai dolci, neanche da assaggiare. Lui ne è golosissimo, ma gli fanno venire il mal di pancia. Seguite questi semplici accorgimenti e farete del vostro meglio per garantire al canarino una buona salute per tutti i sei-otto anni in cui vive in media. Ma se vedete che non sta bene e che perde la sua proverbiale vivacità, chiedete consiglio al veterinario di fiducia: lui saprà indicarvi i rimedi giusti per rimetterlo in forma.
